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Immagine del redattoreConfindustria L'Aquila

Circ.43/24 - PNRR Dottorati innovativi – Decreto Ministeriale






Facendo seguito alla nostra circolare n. 35 del 10 aprile 2024, informiamo le Aziende Associate che è stato pubblicato il Decreto Ministeriale 630/2024

 

Si tratta dell’attribuzione di 2.868 borse di dottorati innovativi a valere sul PNRR, Missione 4, Componente 2 “Dalla Ricerca all'Impresa” – Investimento 3.3 “Introduzione di dottorati innovativi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l’assunzione dei ricercatori dalle imprese”.

 

Le attività dei dottorati devono essere avviate entro il 13 dicembre 2024. Le risorse previste a valere sui dottorati innovativi sono 360 milioni di euro: la dotazione a valere sul 40° ciclo vale 172,80 milioni.

 

Le borse di dottorato innovativo hanno durata triennale per la frequenza di percorsi che rispondono ai fabbisogni di innovazione delle imprese e promuovono l'assunzione dei ricercatori dalle imprese.

 

La Misura prevede un’importante novità: il contributo a carico del Ministero a cofinanziamento della borsa passa da 30mila euro a 60mila cadauna per la frequenza di percorsi di dottorati di durata triennale a partire dall’anno accademico 2024/25. Le imprese partner disponibili a cofinanziare i percorsi di dottorati corrispondono la quota eccedente i 60mila fino al costo complessivo per soddisfare i criteri di ricerca e innovazione.

 

Le risorse sono assegnate alle università statali e non statali legalmente riconosciute, incluse le università telematiche, e agli Istituti universitari a ordinamento speciale (Gran Sasso Science Institute, la Scuola IMT Alti Studi Lucca, la Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, la Scuola Normale Superiore di Pisa, la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste). Le università sono tenute a manifestare l’interesse a partecipare in qualità di soggetti attuatori entro il 10 maggio 2024 pena la rinuncia della dotazione finanziaria.

 

Il Decreto prevede:

• un periodo di studio e di ricerca in impresa da un minimo di sei mesi a un massimo di 18 anche se non continuativi, nell’arco del triennio. Prevede, inoltre, percorsi di studio e ricerca all’estero (minimo di sei mesi a un massimo di diciotto mesi, anche non continuativi);

• il coinvolgimento delle imprese partner, mediante specifica convenzione, nella definizione del percorso formativo;

• la valorizzazione dei risultati della ricerca e la tutela della proprietà intellettuale, assicurando un accesso aperto al pubblico ai risultati della ricerca e ai relativi dati.

 

In fase di accreditamento dei corsi di dottorato, i soggetti attuatori, comunicano le imprese partner, che intendono partecipare al cofinanziamento della part eccedente i 60mila euro.

 

Nell’ambito della propria autonomia ciascun soggetto assegnatario individua per quali corsi di dottorato attuare le borse Le borse non possono essere assegnate a dottorati e dottorandi che abbiano rinunciato a borse nell’ambito del PNRR per il 38°e 39° ciclo.

 

Al fine del perfezionamento della procedura di assegnazione delle borse di dottorato, entro il 20 settembre ciascun soggetto attuatore è tenuto a compilare in via perentoria il format online attraverso la piattaforma on line (https://dottorati-imprese.mur.gov.it/)

 

I soggetti attuatori sono tenuti a comunicare entro il termine del 25 settembre attraverso la piattaforma dedicata (le lettere d’impegno e/o le convenzioni stipulate con le imprese partner che finanziano la parte eccedente i 60mila). Le lettere d’impegno dovranno perfezionarsi entro il termine ultimo del 14 novembre 2024.

 

Le attività dei dottorati devono essere avviate entro il 13 dicembre 2024. L’obiettivo di queste misure è aumentare, promuovere e valorizzare l’alta formazione e la specializzazione post-laurea, innovando i percorsi di dottorato e promuovendoli anche all’interno delle amministrazioni pubbliche e nel patrimonio culturale, supportando così queste realtà verso una maggiore digitalizzazione, verso la “cultura dell’innovazione” e l’internazionalizzazione. Il decreto stabilisce il target per cui il 40% delle risorse sia allocato nelle regioni del Mezzogiorno.

 

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