I temi della settimana
ECONOMIA, BONOMI: INTERVENIRE SU INVESTIMENTI E DOMANDA. TAGLIO DEL CUNEO STRUTTURALE E PNRR PER CREARE PIL “Intervenire sugli investimenti per spingere la crescita e dare una spinta alla domanda, con il taglio del cuneo fiscale per i redditi sotto i 35mila euro, che stanno soffrendo di più. Su questi argomenti il Presidente di Confindustria Carlo Bonomi è intervenuto all'assemblea degli industriali di Macerata e nell'intervista a Metropolis, su Repubblica.it, dove ha parlato anche di lavoro, salari, rimandando al mittente le affermazioni secondo cui sarebbero gli extra profitti delle imprese a rallentare il calo dell'inflazione: “basta slogan senza contenuti”.
Per raggiungere gli obiettivi green europei gli investimenti sono ingenti: 3.500 miliardi in Europa, 650 in Italia. “In Italia il Pnrr mette a disposizione 60-70 miliardi, vuol dire che il resto devono trovarlo famiglie e imprese. La Ue ci spinge a farli, anche se poi quando fissa le regole del nuovo Patto di stabilità questi investimenti sono fuori”. Secondo il presidente di Confindustria si potrebbe usare il Mes come strumento di politica industriale, per investire nelle transizioni: “cerchiamo di spingere in questa direzione, non possiamo fare sempre ciò che vuole la Germania”. Obiettivo è la crescita, anche per il Pnrr: Bonomi ha ribadito che i fondi del Piano di ripresa e resilienza devono creare Pil potenziale. Il Presidente di Confindustria ha parlato anche del decreto lavoro: “è l'inizio di un percorso, sul taglio al cuneo la grande sfida sarà la legge di bilancio per vedere se sarà strutturale. Si dovrebbe riconfigurare del 4-5% la spesa pubblica, mettiamo a disposizione i 14 miliardi di tax expenditure, ma tutti sul cuneo e sulle politiche attive del lavoro bisogna agire, a partire dalla formazione: i centri pubblici non funzionano, la strada è un sistema pubblico-privato. Serve una politica vera di formazione: il vero articolo 18 oggi sono le competenze, questa è la garanzia per i lavoratori. E anche per gli imprenditori: con quello che accade nel mondo siamo costretti a formarci costantemente”. BRUGNOLI AGLI STADI GENERALI DELL’ORIENTAMENTO: UNA IMPRESA SU DUE NON TROVA LE COMPETENZE. POTENZIARE GLI ITS "In Italia ci sono tre milioni di Neet, ragazzi che non studiano e non lavorano, un abbandono scolastico stabilmente a doppia cifra, con picchi drammatici al Sud, un tasso di disoccupazione giovanile tra i peggiori a livello internazionale. Significa che in Italia un problema c'è: governi e politica, in questi anni, hanno perso di vista i giovani. E la scuola è sempre al centro dei programmi elettorali per poi essere dimenticata". Così il Vice Presidente Giovanni Brugnoli intervenendo agli Stadi Generali dell'Orientamento, che hanno visto la partecipazione di 4 mila gli studenti per ascoltare le testimonianze e i consigli per scegliere i percorsi di studio che offrono le maggiori opportunità di occupabilità. "Abbiamo un mismatch drammatico. Con un tasso di disoccupazione giovanile stabile oltre il 20% e milioni di Neet, una impresa su due non trova competenze adeguate. Eppure gli Its Academy sfiorano il 90% di placement. L'Italia deve quindi far decollare quella seconda gamba professionalizzante", ha sottolineato Brugnoli. Tra i partecipanti alla giornata anche la DG Francesca Mariotti, i Ministri Calderone e Valditara, la presidente Indire Grieco, il Vice Segretario generale Unioncamere Gagliardi, il Vice Presidente Unindustria Biazzo, il presidente di Federmeccanica Visentin. Tra le testimonianze quelle di Brunello Cucinelli, dello scultore Jago, dell'allenatore del Frosinone Calcio Fabio Grosso e del Presidente Settore Tecnico FIGC Demetrio Albertini, che ha premiato la Nazionale Italiana degli ITS. Unindustria, Federmeccanica, Luiss, l'ITS meccatronico del Lazio e l'Accademia di Belle Arti di Frosinone sono Partner dell'iniziativa, realizzata con il sostegno di Intesa Sanpaolo e Umana, in collaborazione con il Museo del Risparmio, con il contributo di Fondazione Bracco, Fondazione Mai, R-Store, l'Associazione Sportiva Luiss e l'Università di Cassino e del Lazio Meridionale, insieme a Cotral, associato Agens, in qualità di Mobility Partner. La giornata degli Stadi Generali dell'Orientamento gode del Patrocinio di FGIC, Indire e Unioncamere. MARIOTTI IN AUDIZIONE SUL REGOLAMENTO UE SUGLI IMBALLAGGI: RIVEDERE LA PROPOSTA, VANIFICA SFORZI SUL RICICLO E PENALIZZA IMPRESE VIRTUOSE "La proposta di Regolamento della Commissione europea sugli imballaggi, che favorisce il riuso rispetto al riciclo, va rivista perché impone un modello svantaggioso per l'igiene alimentare e l'ambiente, e vanifica gli investimenti italiani su riciclo e bioplastiche compostabili, dove è all'avanguardia. La Commissione dovrebbe lasciare liberi gli stati di seguire i loro modelli nazionali di trattamento degli imballaggi, fissando solo gli obiettivi finali". E' la posizione espressa in audizione davanti alle Commissioni Ambiente ed Attività produttive della Camera dal Direttore Generale, Francesca Mariotti. "La scelta di adottare lo strumento giuridico del Regolamento -direttamente vincolante- in luogo di una Direttiva e di favorire il riuso a scapito del riciclo" rappresenta "un ingiustificato cambio di rotta da parte della Commissione, che fino ad oggi non ha mai imposto agli Stati membri un'unica soluzione per perseguire gli scopi di carattere ambientale prefissati dal legislatore Ue". Confindustria sostiene che il riutilizzo degli imballaggi riduca il livello di igiene degli alimenti, faccia consumare più acqua ed energia per il lavaggio e porti a maggiori sprechi di alimenti. Puntare sul riuso degli imballaggi col sistema di deposito cauzionale (Drs), rischia di "vanificare gli sforzi e gli investimenti compiuti dai settori industriali e dai Paesi più virtuosi che hanno condotto ad oggi al raggiungimento e al superamento degli obiettivi europei di riciclo degli imballaggi". Secondo il DG Mariotti "il Regolamento non dovrebbe né promuovere, né obbligare, gli Stati Membri ad adottare un modello unico come il deposito cauzionale, ma dovrebbe piuttosto consentire che vi sia un'articolazione di differenti sistemi nazionali".
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