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Immagine del redattoreConfindustria L'Aquila

Sette giorni - newsletter di Confindustria del 5 aprile 2024



I temi della settimana 

 

CONFINDUSTRIA,  EMANUELE ORSINI DESIGNATO PRESIDENTE. DIALOGO, IDENTITA’, UNITA’ I TRE PILASTRI DEL PROGRAMMA 


“Con un consenso di 147 preferenze su 173 votanti, il Consiglio Generale ha designato Emanuele Orsini alla presidenza di Confindustria per il periodo 2024-2028, succedendo a Carlo Bonomi. Programma e squadra saranno presentati e votati il 18 aprile; iI 23 maggio, nell’Assemblea dei delegati, avverrà l'elezione del trentaduesimo Presidente. “Dopo una campagna impegnativa, molto complicata, siamo riusciti a ricompattare Confindustria, come è giusto che sia, perché si deve guardare avanti, alla realtà dell'industria italiana. È un enorme onore” ha dichiarato Orsini, dopo il voto, ai giornalisti presenti, rilanciando l’idea di una Confindustria che punta ad essere “centrale, di prospettive e piena di proposte, che vorrà fare sintesi per poter dare al governo, in Italia, e all'Europa soluzioni per la crescita delle imprese”. Dialogo, identità e unità sono anche i tre pilastri del programma, ha aggiunto: “Il dialogo per noi è fondamentale, vuol dire mettere al centro le imprese. Identità significa far sentire ogni associato, ogni categoria, ogni associazione, parte di un progetto, perché solo in questo modo riusciamo a costruire un'identità. Unità: basta con le divisioni, come tra grandi e piccole. Non esistono aziende grandi non nate piccole. Abbiamo bisogno di unire e che le nostre grandi siano portabandiera nel mondo, che facciano crescere le piccole”. Sugli altri candidati Orsini ha affermato: “il passo indietro di Garrone ha messo me nelle condizioni di poter scegliere la squadra in totale responsabilità per mettere al centro i capitoli del programma, le migliori persone sui capitoli che andremo a costruire. È l'unico modo per far sì che la squadra della nuova presidenza sia forte”. Dialogheremo “con tutti quelli che hanno fatto la campagna elettorale di Confindustria. Hanno rappresentato imprese, territori, aziende. E noi non dobbiamo lasciare indietro nessuno”.



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