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TRANSIZIONE 4.0 : Al via la prenotazione dei crediti d'imposta.


Al via le prenotazioni per i crediti d’imposta relativi a investimenti del piano Transizione 4.0.

Il ministero delle Imprese e del made in Italy (Mimit) ha pubblicato l’ultimo provvedimento necessario per far scattare la procedura, che prevede domande online solo tramite il sistema telematico disponibile nella sezione “Transizione 4.0” del sito internet del Gse (Gestore dei servizi energetici).

Le imprese possono accedere tramite l’identità digitale Spid, utilizzando il modello editabile che sarà disponibile sul portale.


Si tratta di un passaggio indispensabile, dopo un precedente decreto direttoriale del Mimit, pubblicato un mese fa, che conteneva le modalità di invio (e i moduli aggiornati) per comunicare la prenotazione. Al perfezionamento dell’invio del modello di comunicazione, l’impresa ottiene una ricevuta con l’indicazione del credito d’imposta prenotato oppure dell’indisponibilità delle risorse.


L’ultima legge di bilancio aveva introdotto un obbligo di prenotazione dei crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali materiali ad alta tecnologia 4.0 effettuati nel 2025 (o fino al 30 giugno 2026, se è stato corrisposto un acconto pari almeno al 20% entro il 2025), fissando un tetto di spesa di 2,2 miliardi di euro. Per consentire il rispetto di questo limite, ogni impresa beneficiaria è tenuta a trasmettere telematicamente una comunicazione con l’ammontare delle spese sostenute e il relativo credito d’imposta maturato. Dopo la pubblicazione di questo provvedimento, diverse imprese avevano segnalato come la procedura fosse ancora ferma proprio per l’assenza del decreto direttoriale che ora ha fissato i termini di apertura delle domande riportando anche il codice tributo (7077).


Sono tre le fasi previste. Le imprese devono innanzitutto trasmettere una comunicazione preventiva entro il 31 gennaio 2026, indicando gli investimenti previsti e il relativo credito d’imposta. L’ordine cronologico di invio determina la priorità nella prenotazione delle risorse. Poi, entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva, va inviata una seconda comunicazione attestante il pagamento di almeno il 20% del costo di acquisizione come acconto. Infine, al termine degli investimenti, va trasmessa una comunicazione di completamento (entro il 31 gennaio 2026 per investimenti ultimati entro il 31 dicembre 2025, o entro il 31 luglio 2026 per quelli completati entro il 30 giugno 2026).


Va precisato che è previsto comunque un doppio binario. Per le imprese che hanno già comunicato, sia in via preventiva e sia di completamento, investimenti tramite il vecchio modello (previsto dal decreto del 24 aprile 2024), con data di ultimazione successiva al 31 dicembre 2024, la procedura è differente. In questi casi, infatti, ai fini della prenotazione delle risorse, vale l’ordine cronologico di invio della comunicazione preventiva già trasmessa, a condizione che entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto le imprese trasmettano il nuovo modello di comunicazione in via preventiva. Le imprese dovranno poi adempiere agli obblighi di conferma dell’acconto (entro 30 giorni dalla comunicazione preventiva) e di completamento degli investimenti entro i tempi previsti. Se non dovessero adeguarsi entro il termine di 30 giorni, le aziende dovranno ripresentare il modello di comunicazione secondo le nuove disposizioni, perdendo però la priorità temporale.


Ulteriore precisazione: il nuovo sistema (e il relativo tetto del ministero dell’Economia) come detto vale per il 2025, quindi per le imprese che hanno ordinato i beni e pagato un acconto del 20% entro la fine del 2024 il credito d’imposta rimane automatico e non occorre presentare comunicazioni con la nuova modulistica.

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