Circ. 85/25 - Energy Release 2.0 - Il MASE pubblica il Decreto.
- Confindustria L'Aquila

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Informiamo le Aziende Associate che è stato pubblicato il decreto ministeriale sul meccanismo Energy Release 2.0.
Si tratta di uno strumento che ambisce a coniugare due obiettivi fondamentali: promuovere le fonti rinnovabili e sostenere le imprese più esposte ai costi dell’energia.
Il Decreto consente di rendere operativo un sistema che garantisce alle aziende energivore l’accesso anticipato a energia rinnovabile a prezzo calmierato, fissato a 65 euro/MWh.
L’iniziativa, che si inserisce nel quadro delle politiche di transizione ecologica e sicurezza energetica, rappresenta una risposta concreta alle difficoltà affrontate dal comparto industriale a seguito della crisi energetica esplosa negli ultimi anni.
L’obiettivo del decreto è di consentire la sottoscrizione dei contratti entro la fine del 2025, in modo da offrire un immediato sostegno alla competitività del sistema produttivo nazionale.
Le regole operative aggiornate del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e gli schemi contrattuali dovrebbero essere approvati entro la metà di novembre, così da definire nel dettaglio le modalità di anticipazione e restituzione dell’energia.
Il Decreto prevede, inoltre, che nei primi mesi del 2026 venga avviata una procedura competitiva per l’assegnazione degli obblighi di realizzazione di nuovi impianti rinnovabili, destinati alla restituzione dell’energia anticipata. Tali impianti dovranno essere completati entro 40 mesi dalla sottoscrizione dei contratti, favorendo così un’accelerazione degli investimenti nelle fonti pulite e contribuendo alla sicurezza energetica del Paese.
Si tratta di un modello innovativo, che mira a costruire un ciclo virtuoso: da un lato, le imprese ottengono energia a costi stabili e prevedibili; dall’altro, si stimola la realizzazione di nuovi impianti rinnovabili, alimentando la transizione energetica italiana.
Il testo del decreto, recepisce le modifiche richieste dalla Commissione Europea, tra cui la clausola di claw-back, che obbliga alla restituzione di eventuali sovra-remunerazioni al termine del periodo contrattuale. In questo modo, la misura si conforma pienamente al quadro normativo europeo in materia di aiuti di Stato e garantisce trasparenza e sostenibilità economica nel lungo periodo.






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