I temi della settimana
COESIONE, BONOMI: SPINGERE SUGLI INVESTIMENTI PUBBLICI, MEDITERRANEO CENTRALE
"Le risorse ci sono, si può riconfigurare la spesa pubblica, che è sui 1100 miliardi”. Poi c'è l'occasione del Pnrr per rilanciare gli investimenti pubblici, “che sono crollati in questi anni” e che devono fare da leva a quelli privati. A sottolinearlo è stato ieri il Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, a Ustica, durante il convegno su "Il Mediterraneo alla sfida delle transizioni", organizzato da Confindustria Sicilia. Bonomi ha ricordato come il Mediterraneo rappresenti un elemento centrale dell'economia. “L'industria italiana ha dimostrato di essere forte, dopo le crisi del 2008, 2010 e 2011 si è patrimonializzata, ha investito in ricerca e innovazione, è andata sui mercati internazionali. Da qui nasce il grande rimbalzo dopo la pandemia”. Ma l'economia sta rallentando. “Se interveniamo subito, facendo le cose che vanno fatte, continueremo a crescere. Se non facciamo i compiti a casa mettiamo a rischio la crescita». Per Bonomi occorre intervenire sulle famiglie sotto i 35mila euro, con un taglio al cuneo fiscale da 16 miliardi, per mettere in tasca alle persone 1200 euro all'anno in modo strutturale”. E sul Pnrr ha detto: “era sbagliato alla nascita, diventa difficile accusare questo governo. Secondo il Presidente di Confindustria le risorse inutilizzate dovrebbero essere destinate alle imprese come crediti di imposta, per spingere gli investimenti, penalizzati dai tassi alti. Il 40% dei fondi del Pnrr assegnati al Mezzogiorno è una battaglia di Confindustria, il Sud è fondamentale per il paese, è una grande risorsa e opportunità. Il Mezzogiorno è la più grande infrastruttura naturale dell'Italia, gioca un ruolo geopolitico importante. Mentre sull’emergenza caldo Bonomi ha sottolineato: “Abbiamo subito dato la nostra disponibilità ad incontrarci con governo e sindacati, il tema va affrontato con serietà, la salute dei lavoratori è un bene primario".
EXPORT, BELTRAME: BENE MISSIONE DELLA PREMIER IN USA. DARE IMPULSO ALLE RELAZIONI TRANSATLANTICHE
“Occorre dare impulso alle relazioni transatlantiche. Per quanto riguarda l'export, gli Usa sono il nostro secondo Paese, dopo la Germania, e il primo se si considerano solo i Paesi extra Ue. In questo contesto, la missione del Presidente del Consiglio è molto importante”, così Barbara Beltrame, Vice Presidente per l'Internazionalizzazione al Sole24Ore che, poco più di un mese fa, era a Washington per l’apertura della sede americana di Confindustria e per l'inaugurazione di una mostra sul Codice Atlantico di Leonardo da Vinci organizzata dall'Associazione. La Beltrame ha spiegato come fosse necessario aprire una sede di Confindustria negli Usa, per sostenere le imprese e fare da ponte con le istituzioni e le realtà imprenditoriali americane. "L'apertura dei nostri uffici negli Stati Uniti è uno strumento di diplomazia economica e la scelta non poteva che ricadere su Washington, sede della Banca mondiale, del FMI, della Camera di Commercio americana e di altre grandi istituzioni internazionali. Da Usa e Cina è arrivata una sfida di competitività: la Cina punta ad aumentare la sua capacità tecnologica, gli Usa ad avere autonomia su alcuni settori strategici, mettendo ambedue sul tavolo molte risorse. Le imprese italiane devono essere sempre più internazionali, ma una sfida del genere non può che essere giocata tra continenti. Per questo – ha proseguito la vicepresidente -, dall'Ue ci aspettiamo un impegno sulla politica industriale, in primis sulle transizioni green e digitale. L'industria deve essere al centro della strategia europea. È fondamentale che le nostre imprese guardino sempre di più ai mercati esteri. Nel 2022, visto che la domanda globale si è ridotta, abbiamo raggiunto il record di oltre 600mila euro di esportazioni, conquistando quote di mercato rispetto a nostri competitor come Francia e Germania, Ma il nostro "bello e ben fatto" può crescere ulteriormente con un potenziale di quasi 100mld, di cui 22,6mld di export aggiuntivo negli Usa. Il nostro impegno come Confindustria è di aiutare le imprese, in particolare le PMI, a creare relazioni e opportunità di sviluppo".
DE SANTIS AL SOLE24ORE: RAFFORZARE IL CREDITO D’IMPOSTA IN RICERCA E SVILUPPO PER INVESTIRE DI PIÙ
"L'industria è la soluzione per raggiungere i target ambiziosi di Pnrr e transizioni green e digitale. Da questa arrivano le innovazioni tecnologiche che ci faranno raggiungere gli obiettivi e ci permetteranno di essere sempre più competitivi”, ha affermato al Sole24Ore Francesco De Santis, Vice Presidente Confindustria per Ricerca e Sviluppo. “Se vogliamo vincere questa partita, dobbiamo presidiare le aree tematiche prioritarie, partecipare allo sviluppo delle tecnologie, detenerne il know how, avere prodotti e servizi veramente competitivi. Per questo è necessario rafforzare gli strumenti fiscali per gli investimenti in ricerca e sviluppo”. “Le aziende sono pronte a fare la propria parte, e lo hanno dimostrato aumentando gli investimenti in R&S&I. Dal 2010 al 2020 la percentuale degli investimenti delle imprese private è passata dallo 0,6% del Pil allo 0,93. Un impegno – ha sottolineato De Santis, citando i dati Ocse e Istat - che i dati preliminari confermano anche per il 2021, con un +5,2 sul 2020, e per il 2022, con un +3,9 sul 2021. Questa crescita si è tradotta in un aumento di produttività delle imprese, con una maggiore capacità di produrre valore aggiunto, occupazione, di essere più competitivi a livello globale”. Sulla correlazione tra la spinta agli investimenti delle imprese e la presenza di strumenti di incentivazione, De Santis ha detto: “gli investimenti sono cresciuti in corrispondenza dell'introduzione o del rafforzamento di credito di imposta in R&S e Patent box”. Per il Vice Presidente è importante, dunque, “accelerare di nuovo questo processo a sostegno degli investimenti e rafforzare il credito di imposta: dal 1/1/24 l'aliquota dovrebbe essere innalzata dal 10 al 20%”. Inoltre, è cruciale che venga reso operativo il meccanismo della certificazione delle attività di ricerca, sviluppo, innovazione. “La legge c'è da agosto 2022 – ha sottolineato De Santis - ma mancano ancora il Decreto attuativo e le linee guida".
Comments