top of page

Circ. 45/25 - Polizze catastrofali – Decreto convertito in legge.




Facendo seguito alle nostre circolari n. 28 del 31 marzo 2025  e n. 31 del 8 aprile 2025, informiamo le Aziende Associate che è stata approvata la conversione in legge del Decreto sulle polizze catastrofali, che regola l’obbligo di stipula, per le imprese, dei contratti assicurativi a copertura dei danni legati a calamità naturali ed eventi catastrofali.

 

Con la legge di conversione del DL n. 39 del 31 marzo 2025 recante “Misure urgenti in materia di assicurazione dei rischi catastrofali”, il Governo ha stabilito un sistema graduale per l’introduzione dell’obbligo, in base alla dimensione delle aziende: il 31 marzo è scattato l’obbligo per le Grandi imprese, mentre le altre saranno coinvolte gradualmente nel corso dell’anno.

 

Il decreto legge n. 18 del 30 gennaio 2025, cofirmato dal Ministero per le Imprese e il Made in Italy e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, era già stato condiviso con tutti i portatori di interesse nello scorso mese di aprile. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 48 del 27 febbraio 2025, disciplina le disposizioni della Legge di Bilancio 2024 relative all’obbligo di contrarre polizze catastrofali per le imprese assicuratrici, definendo le modalità attuative e operative degli schemi di assicurazione individuati dalla legge.

 

 

Viene confermato, come detto, l’ingresso graduale dell’obbligo per le aziende italiane di dotarsi di una polizza assicurativa a copertura dei danni derivanti da eventi catastrofali, differenziando la platea tra grandi, medie e piccole e micro imprese.

 

Se per le Grandi imprese (oltre 250 dipendenti) resta l’obbligo, già previsto a legislazione vigente, di stipulare una polizza entro il 31 marzo 2025, le medie aziende (da 50 a 250 dipendenti) avranno invece altri sei mesi di tempo, fino al 30 settembre 2025, per provvedere alla stipula dei contratti assicurativi. Infine, per tutte le micro e piccole imprese, ovvero la maggior parte del tessuto produttivo italiano, l’obbligo è posticipato al 31 dicembre 2025. 

Per le Grandi imprese il decreto introduce un periodo transitorio di 90 giorni, fino al 30 giugno, per consentire alle aziende prive di contratto di adeguarsi all’obbligo, mantenendo comunque l’accesso a eventuali incentivi o contributi. In caso di mancata stipula, l’azienda non potrà accedere a ulteriori incentivi statali e risorse pubbliche per sviluppare la propria attività.

 

E’ stata poi precisata la definizione del valore dei beni da assicurare, considerato come “il valore di ricostruzione a nuovo dell’immobile ovvero il costo di rimpiazzo dei beni mobili o quello di ripristino delle condizioni del terreno interessato dall’evento calamitoso”.

 

Ulteriore novità riguarda l’esenzione delle Grandi imprese e delle società controllate e collegate con oltre 500 dipendenti e un fatturato maggiore di 150 milioni di euro e che stipulino un contratto assicurativo globale valido per tutto il gruppo, dal rispettare i limiti sulle franchigie e sui premi. In tal caso, il Garante per la sorveglianza dei prezzi e l’IVASS svolgono un controllo dei contratti assicurativi “per prevenire e limitare eventuali operazioni speculative sui premi assicurativi”.

 

Infine, il Parlamento ha stabilito che l’assicurazione sia obbligatoria solo per gli immobili costruiti “sulla base di un valido titolo edilizio” o sanati, ma sono esclusi invece quelli abusivi. Inoltre, qualora “un imprenditore assicuri beni di proprietà di terzi impiegati nella propria attività di impresa e non già assistiti da analoga copertura assicurativa, provvedendo a comunicare al proprietario dei beni l’avvenuta stipulazione della polizza, l’indennizzo spettante è corrisposto al proprietario del bene”.

Comments


bottom of page