I temi della settimana
BONOMI: LEONARDO MIGLIOR AMBASCIATORE DELL'INDUSTRIA, FARE IMPRESA È CULTURA
“Fare impresa è cultura. Non possiamo creare relazioni economiche senza far sapere chi siamo, chi rappresentiamo, senza farci conoscere. La cultura è essenziale per creare le condizioni ottimali per le relazioni economiche. È importante rafforzare il legame tra Italia e Usa, un legame che è già storico, creare un ponte tra le imprese italiane e il mercato americano”. Così il Presidente Carlo Bonomi nel corso della conferenza stampa di presentazione di "Imagining the future. Leonardo da Vinci: In The Mind Of An Italian Genius", la mostra monografica - la prima negli Stati Uniti - di Leonardo che Confindustria ha portato negli Usa. Una selezione di 12 fogli, tra i 1119 che compongono il Codice Atlantico, in cui ricorrono i temi attinenti all’industria, come l’ingegneria, l’idraulica, il volo, la meccanica. Un progetto sostenuto da sette partner: Intesa Sanpaolo, ITA Airways, 24 Ore Cultura, Dolce e Gabbana, Dompé, Pirelli e Trenitalia e la curatela del direttore della Pinacoteca Ambrosiana, monsignor Alberto Rocca. “Gli Stati Uniti”, ha sottolineato Bonomi, “hanno una grande rilevanza economica e strategica: sono il primo mercato extraeuropeo per le nostre esportazioni, che lo scorso anno hanno superato il record dei 600 miliardi, e il secondo in assoluto, dopo la Germania”. L’inaugurazione dell’esposizione dedicata a Leonardo e l’apertura della nuova sede di Confindustria a Washington, parte integrante del progetto “Confindustria nel mondo”, sono “un'operazione paese, uno strumento di diplomazia economica. Vogliamo comunicare che l'industria non è solo business e, attraverso la cultura, riusciamo a creare ponti, sia a livello sociale che economico”.
CONFINDUSTRIA APRE LA SEDE A WASHINGTON DC. BONOMI: PRESENZA NEGLI STATI UNITI STRATEGICA
E’ stata inaugurata a Washington, a pochi passi dalla Casa Bianca, alla presenza dell'Ambasciatrice Mariangela Zappia, la sede di viale dell'Astronomia negli Usa che dà seguito al progetto 'Confindustria nel mondo', voluto dal Presidente Carlo Bonomi con l'obiettivo di estendere la rappresentanza imprenditoriale italiana oltre i confini nazionali. Confindustria ha puntato su un presidio "strategico" negli Stati Uniti, che nel manifatturiero rappresentano – secondo i dati centro studi di Confindustria - "il primo mercato di sbocco extra-europeo delle merci italiane e il secondo in assoluto, dopo la Germania. Nel 2022 l’export verso gli USA ha superato anche le esportazioni italiane in Francia, con oltre 60 miliardi di euro di prodotti italiani all'anno, quasi l'11% dell'export italiano nel mondo". Strategica anche la scelta dei tempi: "entriamo in partita in un momento cruciale" - ha detto Bonomi - perché nel 2024 si terranno le elezioni politiche negli Usa e il rinnovo degli organi della Ue, con l'Italia che potrà "'rivestire un ruolo determinante nel connettere le due nuove leadership transatlantiche. Confindustria intende contribuire attivamente a questo processo instaurando forti relazioni sul campo con l'establishment politico, economico e industriale statunitense" - ha aggiunto il Presidente. "Con quello che sta succedendo a livello geostrategico e la conseguente riconfigurazione delle catene del valore aggiunto, la nostra presenza nel mercato USA è ancora più importante per rappresentare al meglio l'interesse della nostra industria. Il ruolo degli Stati Uniti diventerà sempre più rilevante rispetto alle sfide di competitività che abbiamo di fronte, anche per l'Inflation Reduction Act che porterà molte imprese a guardare con ancora più interesse il mercato americano" - ha sottolineato Bonomi. A Washington la delegazione di Confindustria - composta dai Vice Presidenti Barbara Beltrame Giacomello, Katia Da Ros, Alberto Marenghi, Francesco De Santis, Giovanni Baroni, Vito Grassi - ha anche avuto una serie di incontri con le più importanti istituzioni economiche statunitensi.
BONOMI: INTERVENIRE SUI REDDITI DELLE FAMIGLIE E DETASSARE LE AZIENDE CHE REINVESTONO GLI UTILI
“È necessario intervenire sui redditi delle famiglie, specialmente a basso reddito” e “stimolare gli investimenti privati con un grande piano che ho chiamato Industria 5.0, o Transizione 5.0, perché dobbiamo agganciare le transizioni digitale, ambientale, energetica". Il Presidente Carlo Bonomi, in un’intervista a Repubblica e alla Stampa da Washington, in occasione nell’inaugurazione della mostra su Leonardo e della nuova sede di Confindustria, ha lanciato alcune proposte per alleggerire la pressione fiscale: tassare al 15% le imprese che mantengono gli utili in azienda e agire sul taglio del cuneo fiscale. Bonomi ha anche commentato l’abolizione dell'abuso d'ufficio: “quel che consente di semplificare va bene, ma non significa dare spazio a eventuali situazioni grigie".
WASHINGTON, BONOMI AL CEREMONIAL FIRST PITCH ALLO STADIO DEL BASEBALL
Il presidente Carlo Bonomi, indossando la maglia della squadra dei Nationals di Washington Dc, ha fatto il primo lancio della partita contro i St. Louis Cardinals al Nationals Park baseball stadium di Washington Dc. L'invito a scendere in campo per il 'ceremonial first pitch', tradizione del baseball negli Stati Uniti in cui un ospite d'onore lancia la palla di inizio della partita, è l'omaggio che la Città di Washington ha offerto al leader degli industriali. Un benvenuto alla delegazione di Confindustria giunta nella capitale statunitense per l'esposizione delle 12 tavole originali del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, cornice d’eccellenza del progetto "Confindustria nel mondo", che ha visto l'apertura di una sede a Washington, dopo quelle di Kiev e Singapore. Sul maxischermo dello stadio è apparsa ad inizio della partita l'aquila del logo di Confindustria, poi l'annuncio dell'esposizione "Imagining the future. Leonardo da Vinci: in the mind of an Italian genius".
DI STEFANO: INDUSTRIA 5.0, COMPETITIVITA' IN GIOCO. SERVE UNA POLITICA INDUSTRIALE A LIVELLO NAZIONALE ED EUROPEO
“Industria 5.0 non è uno slogan: è la sintesi per indicare la rivoluzione che abbiamo davanti e che di fatto si è già avviata. Tecnologie innovative, intelligenza artificiale, nuovi settori, competenze da formare: è in gioco la competitività del paese, con le imprese e i giovani protagonisti del cambiamento. Serve una politica industriale, italiana ed europea, che metta al centro l’impresa e stimoli gli investimenti. Ed è proprio questo, riportare l’attenzione sulla nostra industria, su cui vogliamo richiamare l’attenzione della politica e delle istituzioni che abbiamo invitato a Rapallo”. Così Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani imprenditori di Confindustria, in un’intervista al Sole24Ore. “Le imprese, durante le crisi del passato – ha affermato - hanno dimostrato di aver utilizzato in modo efficace gli strumenti a disposizione, da Industria 4.0, ai crediti di imposta. Anche oggi saprebbero mettere a terra le risorse del Pnrr in modo rapido ed efficace, investendo, rafforzandosi, con effetti positivi sul pil”. Tuttavia, “il Pnrr senza le riforme è incompleto. E di riforme non si parla praticamente più. Le riforme strutturali vanno fatte, per rendere il paese più efficiente, aumentare gli spazi di concorrenza. Così come è necessario affrontare il tema dei salari e della produttività: nell’immediato occorre un taglio al cuneo fiscale. L’anno scorso, proprio qui a Rapallo, tutti i partiti si erano detti d’accordo. Adesso auspichiamo che questo intervento sia reso strutturale e che l’impegno annunciato del governo in questa direzione si traduca in fatti”. Sul tema generazionale Di Stefano ha ricordato che i giovani sono innovatori naturali: “saremo i protagonisti di queste trasformazioni. Per farlo, bisogna garantire una formazione adeguata, stimolare le start up, creare collegamenti con chi lavora all’estero affinché non venga disperso il rapporto con il paese. Non si fa abbastanza sulla formazione e anche questa è una nostra battaglia, su cui ci stiamo impegnando e continueremo a farlo”.
AUDIZIONE DL ALLUVIONI, ORSINI: BENE DL MA EVITARE STALLO. INDIFFERIBILI INDENNIZZI A IMPRESE, URGENTE SCELTA COMMISSARIO
"È indifferibile la definizione di come e quando saranno disponibili gli indennizzi alle imprese alluvionate per i danni subiti ed è altrettanto urgente che il Governo proceda alla nomina di un commissario per coordinare e attuare gli interventi di ristoro e ricostruzione” così il Vice Presidente di Confindustria Emanuele Orsini intervenuto in Commissione Ambiente della Camera per l'audizione sul DL Alluvioni, assieme al presidente di Confindustria Romagna, Roberto Bozzi. Orsini ha manifestato apprezzamento "per la reazione immediata del Governo nella fase iniziale dell'emergenza, che ha consentito di definire un quadro di misure coerenti con le necessità impellenti dei primi, drammatici giorni". In particolare per "le disposizioni in tema di sospensioni e proroghe dei termini dei versamenti e degli adempimenti tributari e contributivi, cui, però, dovranno affiancarsi gli opportuni chiarimenti da parte dell'Agenzia delle Entrate". Da una prima rilevazione di Confindustria Emilia-Romagna "solo su un campione di 182 imprese, emerge una stima dei danni diretti e indiretti per un ammontare di circa 190 mln di euro. Orsini ha anche espresso "preoccupazione per l'attuale fase della ripartenza” auspicando che "non si determini una situazione di stallo. Servono alcuni correttivi di vitale importanza per le imprese, tra questi la necessità di poter rateizzare imposte e contributi che il DL ha differito a novembre, in unica soluzione. Inoltre, è "essenziale allungare, dal 30 giugno al 31 dicembre 2023, la sospensione del pagamento delle rate di mutui e finanziamenti". Positiva è anche la valutazione dell'intervento del Fondo di Garanzia per le Pmi, ritenuto "una leva essenziale per le imprese”. Necessario ed economicamente sostenibile, secondo Orsini, anche un allungamento del periodo di cassa integrazione, dalle attuali 15 giornate a 30, per i dipendenti privati impossibilitati in tutto o in parte a recarsi al lavoro.
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